Since the Huawei Watch GT is running on Lite OS instead of Google’s own Wear OS for smartwatches, there isn’t any seamless connectivity between the device and the Google Fit application hence, you would have to manually update stats from the Watch GT to the Google Fit application. 3. No vibration when receiving notifications/calls

En la presentación de los nuevos Huawei Mate 20 y Mate 20 Pro, el fabricante asiático también ha presentado su nuevo reloj inteligente, donde el detalle más importante es que Google ha perdido un importante aliado. Huawei ha descartado el sistema operativo Wear OS para su nuevo reloj. El nuevo Huawei Watch GT apuesta por su propio sistema operativo, con lo que el Huawei Watch 2 es de momento su último reloj basado en el sistema operativo móvil de Google. HarmonyOS PRIMERAS IMPRESIONES - EL RESURGIR de HUAWEI Huawei Watch GT: adiós Wear OS... Parece que Huawei no confía en Wear OS, y eso que hace unas semanas recibió su actualización más importante hasta la fecha, renovando por completo su interfaz e integrando Google Fit y Asistente de Google en la pantalla principal del reloj. Huawei se ha alejado de Wear OS para diferenciarse del resto de relojes de la plataforma siguiendo los pasos de Samsung. Wear OS es una plataforma cerrada, donde los fabricantes tienen que usar el procesador e interfaz que Google les permite, con lo que tienen muy poco margen para ofrecer algo diferente. Por eso casi todos los relojes Wear OS son prácticamente iguales, donde sólo se diferencian en el diseño y los sensores que integran. Con el cambio de bando de Huawei, ya sólo queda LG como el único fabricante de móviles que también lanzan relojes con Wear OS. Motorola, Sony y Asus se bajaron el barco hace unos años, y Samsung también apostó por su propio sistema. Ahora los principales socios de Wear OS son los fabricantes de relojes tradicionales (Fossil, Casio, Michael Kors, Ticwatch, TAG Heuer, Hubo Boss, Emporio Armani, Diesel, Montblanc, Louis Vuitton, Nixon, Polar, etc...). Especificaciones impensables en un Wear OS El nuevo Huawei Watch GT apuesta por reloj un diseño circular de pantalla completa AMOLED de un tamaño de 1,39 pulgadas con una resolución de 454x454 píxeles. Está fabricando en acero inoxidable, cuenta con un peso de 46 gramos sin correa, y presume sus reducidos 10,6 mm de grosor, más delgado que los nuevos Apple Watch 4 Series y Samsung Galaxy Watch. Al divorciarse de Wear OS, Huawei ha podido meter unas especificaciones más contenidas en su nuevo reloj. En su interior encontramos el procesador de bajo consumo ARM-Cortex M4, tan sólo 16 MB de RAM y una memoria interna de 128 MB. En Wear OS los nuevos relojes están saliendo con el nuevo Snapdragon Wear 3100 y con al menos 768 MB de RAM y 4 GB de almacenamiento. Esas especificaciones técnicas el Huawei Watch GT, acompañadas por una batería de 420 mAh, ofrece una autonomía de hasta 30 días si solo usamos el reloj para notificaciones, mensajes y llamadas, o de dos semanas con la monitorización de frecuencia cardiaca activada y haciendo 90 minutos de ejercicio al día, o de 22 horas si llevamos el GPS activado para monitorizar nuestra actividad deportiva. Además del sensor de frecuencia cardiaca, cuenta con barómetro, giroscopio, acelerómetro, magnetómetro, sensor de luz, GPS+Glonass+Galileo y es sumergible hasta 50 metros. Centrado en el deporte Huawei ha diseñado su nuevo sistema operativo para ofrecer un potente reloj deportivo y con una interfaz muy intuitiva. El reloj nos permite ver las notificaciones de cualquier mensaje, llamadas telefónicas, alarmas o recordatorios que recibamos en nuestro móvil. Parece que el reloj no cuenta con tienda de aplicaciones, Huawei no hace ninguna mención a este detalle, y solo se limita a decir que su reloj inteligente viene con aplicaciones ya para monitorizar nuestra actividad diaria y para monitorizar nuestro sueño. El Huawei Watch GT nos animará a hacer deporte a través de su asistente con cursos de iniciación a cursos avanzados que nos asistirán en tiempo real. Como vemos, de momento parece estar mucho más limitado que un Wear OS, no permitirá instalar nuevas aplicaciones, con lo que habrá que conformarse con las que lleva de serie. Precio y disponibilidad El nuevo Huawei Watch GT saldrá a la venta en las próximas semanas al precio de 199 euros para el modelo Sport (correa de goma) y a 249 euros para el modelo Classic (correa de cuero). Más información | Huawei
I got Huawei Watch GT (was bought for me) and the person getting it didn't know it doesn't run Wear OS. Not that I really want Wear OS, but this "Lite OS" that Huawei released feels like a bad joke. The few notifications that show are pushed to the watch as "messages" and nothing is actually compatible. For example: - When I play a song on my A novembre dello scorso anno Huawei ha svelato per il mercato nostrano Huawei Watch GT 3, lo smartwatch HarmonyOS che pone particolare interesse sulla salute e sullo sport. Ora, a poco più di sei mesi di distanza dal modello base e a circa un mese dall’annuncio in Cina, è giunto in Itala anche il Huawei Watch GT 3 Pro. Abbiamo avuto modo di provare per voi la versione più lussuosa dello smartwatch, con cassa e cinturino in ceramica bianca. Quali sono le differenze con il modello base? Il Huawei Watch GT 3 Pro in arrivo nel nostro mercato in cosa differisce rispetto alla variante venduta in Oriente? E soprattutto, vale la pena acquistarlo? Classe ed eleganza di un’altra lega Come anticipato in apertura abbiamo ricevuto in prova la variante in ceramica di Huawei Watch GT 3 Pro con anche il cinturino in ceramica e… wow! Questo modello ha una cassa da 43mm ed un attacco per cinturini standard da 20mm quindi è relativamente compatto al polso, tuttavia il peso di 50g (cinturino escluso) devo ammettere che si fa sentire: i materiali premium hanno una certa consistenza, tenetelo a mente. La versione in titanio è disponibile con cassa da 46mm, cinturini da 22mm ed una batteria più grande ma nonostante questo ha quasi lo stesso peso (54g). La cassa ed il cinturino (in questo caso che spazia tra 130 e 190 mm) sono realizzati interamente in ceramica lucida con alcuni accenti dorati in acciaio inossidabile. La ghiera dorata ha 24 lunette, posizionate ognuna a mezz’ora di distanza attorno al quadrante protetto in vetro zaffiro, lo stesso materiale utilizzato anche per proteggere la sensoristica posta sul lato a contatto con il polso. La corona girevole posta in corrispondenza delle ore due è comoda per la navigazione nel sistema e restituisce una vibrazione secca e precisa. Il tasto secondario posto più in basso è riprogrammabile. Esistono pochissimi smartwatch come Huawei Watch GT 3 Pro che hanno un design così elegante ed una costruzione che li mette in diretta competizione con gli orologi classici. Questa versione è forse più adatta alla vita di tutti i giorni ed alle grandi occasioni. Si può utilizzare ovviamente per l’attività fisica ma, se cercate principalmente uno sportwatch, a livello di design il modello in Titanio e soprattutto il Huawei Watch GT Runner sono più a loro agio in una palestra. Si tratta di un accessorio che strizza sicuramente l’occhio più al pubblico femminile, anche se credo che con il giusto cinturino sia in grado di fare la sua figura al polso di chiunque. Huawei include nella confezione anche delle maglie extra ed un utile cacciavite che vi permetterà di aggiungere o rimuovere segmenti al cinturino in autonomia, senza per forza dover andare da un orologiaio o gioielliere. Nonostante tutto, Huawei ha certificato anche questa variante per l’immersione fino a 30m di profondità (5ATM) e contro l’ingresso di acqua e polvere secondo lo standard IP68, non sarà quindi un problema utilizzarlo in piscina, per gli allenamenti di nuoto o apnea. Una conferma lato hardware Parlando di hardware e tecnologia, questo smartwatch non porta con sé enormi sorprese rispetto agli altri recenti modelli della gamma Watch e Watch GT di Huawei. Lo schermo AMOLED da 1,33″ mantiene la stessa risoluzione di 466×466 pixel del modello con cassa da 46mm, di fatto risultando ancora più nitido. Non ci sono stati forniti dati ufficiali riguardo alla luminosità massima del pannello, tuttavia possiamo assumere si tratti della stessa unità di Huawei Watch 3 in grado di toccare i 1000 nit per una perfetta leggibilità anche in battuta di sole. È possibile impostare un always-on display e finalmente posso confermarvi che il consumo di batteria extra, per quanto ancora presente utilizzando la funzione, non rappresenta un problema come avevo segnalato al lancio di Watch 3 (sicuramente si trattava un problema di ottimizzazione del software, ormai più maturo). Anche l’accensione automatica del display con la rotazione del polso funziona molto bene, rispondendo in modo istantaneo alla gesture. A giudicare dai 2GB di memoria RAM e dai 4GB di memoria interna, oltre che dalla velocità generale dello smartwatch, suppongo sotto il quadrante sia montato lo stesso chip HiSilicon Hi6262 di tutti gli altri modelli di orologio intelligente Huawei annunciati negli ultimi 12 mesi. Un’ottima conferma in quanto i wearable del brand sono sempre stati a mio parere tra i più reattivi e fluidi disponibili sul mercato nonostante una suite di funzionalità davvero estesa. Presenti connettività Bluetooth GPS dual band e chip NFC, anche se quest’ultimo al momento non è utilizzabile in Italia per i pagamenti. Mancano invece Wi-Fi e connettività dati tramite eSIM, esattamente come gli altri esponenti della gamma Watch GT e principale differenza dei prodotti della serie da Watch 3 e Watch 3 Pro. Il sistema di sensori TruSeen lo stesso di Watch GT Runner, comprende 8 fotodiodi disposti a cerchio per minimizzare il livello di interferenza dalla luce esterna. Anche gli algoritmi di rilevamento dei parametri della salute sono stati migliorati per eliminare al meglio i disturbi e garantire la massima precisione. Huawei afferma di aver raggiunto un livello di precisione del 97% entro il limite di 10bpm anche in caso di allenamento ad alta intensità (HIIT). Immancabili tutti i sensori che vi aspettereste da uno smartwatch moderno top di gamma: presenti accelerometro, giroscopio, bussola, altimetro (sensore della pressione atmosferica), un cardiofrequenzimetro in grado di stimare anche l’ossigenazione del sangue SpO2 e un termometro per la temperatura cutanea. La variante cinese di Watch GT 3 Pro permette di effettuare e registrare anche gli ECG oltre che rilevare l’Afib (fibrillazione atriale) in tempo reale, funzione purtroppo mancante nel modello internazionale. Peccato, sarebbe stato un vero punto di differenziazione dalla maggior parte della concorrenza e dagli altri orologi del marchio. Continuano ad essere presenti l’ottimo speaker ed il microfono dedicati alle chiamate ed all’interazione con l’assistente vocale Voice AI, utile per molte funzionalità base ma ancora lontano dai giganti del settore (leggasi Google Assistant, Amazon Alexa e Siri di Apple). Autonomia: è importante scegliere il modello più adatto a voi Per quanto non mi possa assolutamente lamentare dell’autonomia degli smartwatch Huawei, in fondo superano di gran lunga l’orologio Wear OS che utilizzo quotidianamente, la batteria da soli 292mAh di Watch GT 3 Pro in questa costosa versione è un po’ sottotono. L’azienda promette fino a 7 giorni di autonomia con un utilizzo leggero. Io personalmente ho quasi sempre superato i tre giorni ma non sono mai giunto alla conclusione del quarto. Il modello grande possiede 530mAh e l’azienda dichiara fino a 14 giorni con stesse funzionalità dello smartwatch da noi provato. Se lo si usa intensamente, dunque, anche con GPS e lunghe sessioni di allenamento è quasi sicuro vada ricaricato al secondo giorno. Bene ma non eccellente, valutate anche questo prima di decidere quale variante di Watch GT 3 Pro fa maggiormente al caso vostro. La ricarica avviene in meno di 85 minuti con la base wireless inclusa nella confezione, la quale ha un magnete veramente forte e che assicura il corretto posizionamento dell’orologio. Ancora una volta troviamo un cavo USB Tipo-A non removibile, obbligandovi ad acquistare una nuova base in caso di danneggiamento del sottile cavetto. Compatibile con la ricarica wireless Qi fino a 10W, è possibile ricaricare l’orologio anche utilizzando la modalità di condivisione di uno smartphone o con delle basi compatibili generiche. HarmonyOS non è cambiato… per fortuna! Un’altra piacevole conferma la ritroviamo in HarmonyOS sistema operativo sviluppato in casa da Huawei dopo il ban americano e utilizzato da noi solamente su wearable e tablet (in Cina ha esordito anche sugli smartphone). Scattante, veloce, rapido, è uno sei software per wearable migliori di sempre e più dispositivi ho modo di provare più ne sono convinto. Se sugli smartphone lascia un po’ l’amaro in bocca agli utenti legati a determinati servizi, sui tablet e soprattutto sugli smartwatch HarmonyOS mostra il meglio di sé. In questa specifica versione manca il negozio di applicazioni AppGallery in quanto non presente una connettività di rete standalone. Lo store è comunque accessibile dall’applicazione Huawei Health sullo smartphone, compatibile con Android iOS e necessaria al corretto funzionamento dell’orologio. Purtroppo ad oggi sono ancora presenti pochissime applicazioni di terze parti, Huawei dovrebbe convincere ed incentivare più sviluppatori a darsi da fare ma non è facile. È possibile rispondere alle notifiche di messaggio (anche Telegram, WhatsApp e altre piattaforme) direttamente dall’orologio ma utilizzando solamente delle emoji o le risposte predefinite modificabili dall’applicazione per smartphone. Non c’è una tastiera e non è presente la dettatura dei messaggi a voce. Un vero peccato. Se separato dallo smartphone può comunque fungere da lettore musicale collegando un paio di auricolari Bluetooth, registra i dati biometrici e ovviamente permette l’utilizzo delle funzionalità fitness. Si possono registrare più di 100 diversi sport e allenamenti, alcuni in modo veramente accurato come il golf o l’apnea. Huawei ha studiato ed implementato una delle soluzioni migliori disponibili per il fitness tra i prodotti mainstream , escludendo quindi i puri sportwatch come ad esempio i Garmin et similia. Presente la lettura 24 ore su 24 di battito cardiaco, ossigenazione del sangue (SpO2), temperatura e stress. Il tracciamento del sonno avviene in modo preciso e accurato. Questo preciso modello di Watch GT 3 Pro a mio parere è un po’ pesantuccio e fastidioso da indossare la notte, anche se non ci si mette molto ad abituarsi. La visualizzazione dei dati è possibile direttamente dall’orologio, me se è di vostro interesse entrare nel dettaglio dovrete affidarvi a Huawei Health sullo smartphone. Conclusioni Huawei Watch GT 3 Pro è il tassello che mancava nella lineup di wearable del marchio, posizionato come alternativa premium a Watch GT 3 e Watch GT Runner, senza però includere tutte le funzioni della serie regina che comprende Watch 3 e Watch 3 GT dotati di connettività più completa. Questa versione particolare realizzata quasi interamente in ceramica costa ben 599,90 euro, non punta a raggiungere un ottimo equilibrio tra qualità e prezzo. Si tratta di un prodotto speciale, un gioiello hi-tech che non ha paura di entrare in una fascia di prezzo accessibile a pochi per risultare ancora più esclusivo. La competizione a questo prezzo riguarda principalmente alcune versioni di Apple Watch, che però non potete utilizzare con uno smartphone Android, e i Garmin della Gamma Fenix, però meno eleganti e più orientati agli sportivi estremi. I più attenti al portafoglio e meno al design farebbero meglio ad affidarsi alle altre versioni con cassa da 46mm, più prestanti a livello di autonomia e dal prezzo più contenuto. Esiste una versione di Huawei Watch GT 3 Pro con cassa in ceramica bianca e cinturino in pelle che vi farà risparmiare 100 euro, soluzione che trovo più sensata se comunque avete intenzione di sostituire tale cinturino con uno di terze parti. Varianti escluse, però, come si comporta questo smartwatch? Come anticipato nella sezione software, i wearable Huawei con HarmonyOS sono tra i miei preferiti. Fluidi, veloci, reattivi, con una durata della batteria comunque superiore agli avversari Wear OS, mantenendo praticamente tutte le stesse funzionalità. Il negozio di app è meno fornito, è vero, e per scaricare nuovi quadranti sarete obbligati a passare per l’app Huawei Health sullo smartphone. A livello di hardware siamo di fronte ad un display bellissimo, colorato e luminoso, il testo appare sempre chiaro e i quadranti non appaiono mai “pixellati” o “palesemente digitali”, serve un’analisi ravvicinata con schermo acceso per capire che si tratta di uno smartwatch e non di un elegante orologio da polso classico. Bene l’aumento di memoria rispetto alla versione Runner. Non è comunque, nemmeno nella variante meno costosa, un prodotto adatto a tutte le tasche e si tratta di un dispositivo che vuole competere direttamente con Samsung Galaxy Watch4 ed Apple Watch Serie 7. In alcune cose riesce meglio dei diretti avversari, in altre meno. Sta all’utente finale valutare se una spesa di questo tipo sia necessaria per soddisfare le proprie esigenze ma, per quanto mi riguarda, per un prodotto di questa qualità sarei disposto ad investire! Wear OS Watch: How to turn power off and on? Huawei Watch 2 (#412)Contents:1. How to turn power OFF2. How to turn power ON?Please SUBSCRIBE to support this c Huawei Watch GT to bardzo stylowy, biznesowy zegarek. Znacznie bliżej mu do pierwszej generacji Huawei Watch niż do bardziej sportowego następcy. Ma ceramiczną kopertę o średnicy 46,5 mm osadzoną w grubym na 10,6 mm korpusie wykonanym ze stali nierdzewnej 316L. Całość, co tu dużo mówić, prezentuje się jeden z najładniejszych smartwatchy na rynku. I to zarówno w poważniejszej wersji klasycznej, jak też luźniejszej sportowej. Obie nadają się jednak do uprawiania sportu, bo ich opaski są wykonane z tworzywa sztucznego, nawet jeżeli na pierwszy rzut oka wyglądają inaczej. Jakie podzespoły ma Huawei Watch GT? Centralną częścią urządzenia stanowi okrągły, dotykowy wyświetlacz OLED o średnicy 1,39” oraz rozdzielczości 454 x 454 pikseli. Zegarek jest napędzany przez dwurdzeniowy procesor z rdzeniami Cortex-M4 i został wyposażony w obudowę odporną na działanie wody, ponieważ spełnia normę 5 waży 46 gramów bez paska. Jego wyróżnikiem jest też zupełnie nowy pulsometr o marketingowej nazwie TruSeen Kolejny ciekawy element to akumulator o pojemności 420 mAh, który ma wystarczyć nawet na 22 godziny pracy z GPS lub 30 dni czuwania. Zegarek obsługuje też łączność Wi-Fi, Bluetooth oraz ma NFC do płatności zbliżeniowych, które… prawdopodobnie nie zadziała w Polsce. Dlaczego Huawei Watch GT nie obsłuży płatności w Polsce? Stanie się tak, ponieważ zegarek działa pod kontrolą własnego systemu, a nie Wear OS i, co za tym idzie, nie obsługuje płatności Google Pay. Mamy tutaj do czynienia z takim samym przypadkiem jak u Samsunga. Nowe Galaxy Watch mają NFC, ale nie można nimi płacić, bo usługa Samsung Pay nie jest oficjalnie dostępna w że Huawei nic nie wspominał o wprowadzeniu do Polski usługi płatności, należy podejrzewać, że dla Polaków wbudowane NFC będzie bezużyteczne. Co więcej, zegarek ma być kompatybilny wyłącznie ze smartfonami Huawei, co ograniczy jego bazę odbiorców. Zegarek będzie współpracował ze smartfonami z Androidem oraz iOS. Czy warto będzie kupić Huawei Watch GT? Raczej tak. Zegarki mogą sprzedawać się całkiem nieźle przez dużą popularność smartfonów Huaweia w Polsce i Europie oraz stosunkowo niski koszt akcesorium wynoszący 999 zł. W tej cenie sam byłbym w stanie się na niego skusić, mimo jego kilku braków.
Huawei made the switch from Google's Wear OS to its own LiteOS back when the company launched the Huawei Watch GT towards the end of 2018. That came as a surprise as the first two Huawei
Zaletą smartwatchy z Wear OS jest dostęp do ogromnej liczby aplikacji w Sklepie Google Play. Modele, które pracują pod autorskimi systemami, nie dają takiej możliwości, ale Huawei po raz kolejny udowadnia, że również na takich zegarkach można zainstalować programy firm trzecich. Huawei Watch GT 2 i Watch GT 2e zyskują możliwość instalowania aplikacji firm trzecich Huawei Watch GT 2 trafił do sprzedaży w Polsce pod koniec października 2019 roku, natomiast Huawei Wacth GT 2e kilka miesięcy później, w kwietniu 2020 roku. Następnie na rynku pojawił się również Watch GT 2 Pro, który jako pierwszy smartwatch Huawei z tej serii zyskał możliwość instalowania aplikacji firm trzecich (na początku 2021 roku). To o tyle istotne, że wszystkie ww. smartwatche nie pracują na systemie Wear OS by Google, który daje dostęp do ogromnej biblioteki aplikacji w Sklepie Google Play. Nie mają też na pokładzie nowej platformy HarmonyOS jak Huawei Watch 3, za pośrednictwem którego już wkrótce będzie można zamówić taksówkę z aplikacji iTaxi. Model ten oferuje bowiem dostęp do sklepu AppGallery, w którym zewnętrzni deweloperzy mogą umieszczać swoje programy również na wearables Huawei. Lista aplikacji na smartwatche Huawei Watch GT 2 i Huawei Watch GT 2e była natomiast ograniczona, ale teraz – podobnie jak w przypadku Watch GT 2 Pro – to się zmienia. Na początku w ojczyźnie Huawei, czyli w Chinach. Modele z serii Watch GT 2 z chińskiej dystrybucji otrzymały bowiem testową wersję oprogramowania, która dodaje wsparcie dla instalacji aplikacji firm trzecich. Ponadto przynosi ona także możliwość przejrzenia danych na temat zarejestrowanej przez smartwatch pracy serca bezpośrednio z jego poziomu, bez konieczności sięgania po smartfon. Teraz wszystko zależy od tego, jak przebiegną beta testy, ponieważ pokażą one, czy smartwatche Huawei Watch GT 2 i Huawei Watch GT 2e będą sobie radziły z obsługą aplikacji firm trzecich zgodnie z oczekiwaniami zarówno producenta, jak i użytkowników. Skoro jednak udało się wprowadzić tę funkcję w Watch GT 2 Pro, to jest nadzieja, że tak samo stanie się też w przypadku pozostałych dwóch modeli z tej serii. Zobacz również It runs a new version of Google’s Wear OS, but still has access to apps available to older Wear OS watches. The Huawei Watch GT 3’s Harmony OS has its own app store, but the library is quite
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Sleek and Stylish: HUAWEI WATCH GT 2E adopting the 3D glass screen in a smartwatch, 1.39-inch AMOLED display with highly accurate touch response and multitude of invigorating watch faces, keep you plugged in to your world. 454 x 454 pixels gives the user an unparalleled visual experience With fun designs to spare, it never leaves your
Stało się! Huawei, tak jak przewidywano, rezygnuje z platformy Wear OS (zwanej wcześniej Android Wer), którą stosowało w dwóch wcześniejszych generacjach swoich smart zegarków. Nowy Huawei Watch GT proponuje własny systemik – LiteOS. Mówiło się, że z kolei Samsung przejdzie na soft Google’a, ale Galaxy Watch pozostał przy Tizenie. Czy to dobrze dla rynku, że chiński gracz stworzył całkowicie oddzielny projekt? Dwa nowe smartwatche zaproponują znany schemat dwóch wariantów – klasycznego i sportowego. Zerknijmy na nowe propozycje zademonstrowane w Londynie. Pod jednym względem zastosowanie własnego software’u wyszło na korzyść wearables od Huaweia. To czas pracy na jednym ładowaniu. Wear OS po poprawkach wydłużył działanie zegarków, ale LiteOS przebija propozycję Google. W najekonomiczniejszym trybie osiągnie nawet miesiąc pracy, ale nie sugerujmy się tymi wynikami, bo mowa o działaniu bez ciężkich aplikacji ub aktywnych modułów analizujących aktywność. Dodam tu od razu, że LG pomysłowo rozwiązało problem baterii w swoich Watch W7, stosując w nim fizyczne wskazówki. Najpierw specyfikacje. Huawei Watch GT wygląda jak połączenie klasycznego, eleganckiego zegarka z modelem inteligentnym oraz sportowym (zależnie od wersji). Stylistyka plus okrągły wyświetlacz to już pewne trendy i standard w segmencie smart, więc nie robią już aż takiego wrażenia jak kiedyś. Ważne, że wszystko wygląda schludnie i estetycznie (trochę paski psują efekt, ale tylko te od kompletu, bo wybór do personalizacji jest całkiem szeroki). Wyświetlacz AMOLED ma prawie cala (454 x 454), a koperta ze stali nierdzewnej i ceramiczną ramką grubość mm. Przyciski nie są obrotowe, bezel też nie, więc nie ma tu żadnych wyróżników. W zasadzie to nic rewolucyjnego. Ładny smartwatch z własnym oprogramowaniem, które oczywiście współpracuje ze smartfonami iOS lub Androidami. GT jest znacznie smuklejszy od poprzedników, za co były krytykowane. Ekran zabezpieczono czym na wzór diamentowego pokrycia, by zabezpieczyć przed zarysowaniami. Panel jest naturalnie dotykowy, a w systemie LiteOS wszystko, co najważniejsze. Aplikacji nie będzie zbyt dużo, bo to dopiero start propozycji. Pod tym względem projekt przegrywa z konkurencją wyraźnie. Na szczęście dla użytkowników nic wewnątrz nie brakuje. Nawet apki fitness przypominają trochę pierścienie aktywności z Apple Watcha (widać wyraźnie, że Huawei się nimi inspirowało). Producent dokonał odważnego kroku z własnym softem, bo przez to propozycja będzie wyglądała bardziej jak pierwsza generacja smartwatcha. Niejako takową jest. Dopiero dopracowany system pokaże możliwości sprzętu. Na ten moment menu, odświeżanie oraz interfejs są ponoć lekko toporne. Huawei ma jednak pewność, że oferta będzie atrakcyjna. Aż sześć diod LED ma pomóc monitorować pracę serca z wykorzystaniem algorytmów TruSeen (teraz każdy je jakość nazywa). Do tego GPS, Glonass, Galileo lub Beidou (Chiny) do śledzenia lokalizacji oraz zestaw czujników do śledzenia aktywności (outdoor i indoor): akcelerometr, żyroskop, kompas, wysokościomierz i sensor ciśnieniowy. Zabraknie modułu NFC do mobilnych płatności. Odczyt powiadomień, śledzenie ruch oraz wypoczynku – to, co podstawowe jest. Zabraknie integracja ze Strava i innymi serwisami sportowymi, co Huawei musiał wziąć pod uwagę przy rezygnacji z Wear OS. Są też tarczki, ale tutaj znów pewne ograniczenie, bo nie ma potężnej bazy ze sklepiku Google. Wszystko wygląda tak, jakby Huawei prezentował w Londynie sprzęt do sprzedaży w Chinach… Z włączonym namierzaniem i monitorowaniem ruchu tracker wytrzyma ciągły zapis 22 godzin treningu. Bez tego aż 30 dni (wsparcie AI w rozpoznawaniu braku aktywności dla czujników), ale co po tym, jak nie ma zalet smartwatcha, czyli pełnego dostępu do przeróżnych programików. Wear OS jaki jest, taki jest, ale wolę częściej ładować, ale mieć pełen potencjał. Huawei woli zaoferować wszystko co samo może dostarczyć, a resztę pomija. Co prawda, jest pełen zakres odczytu różnych dyscyplin (bieganie, rower, podróże, a nawet basen z rozpoznawaniem powtórzeń), ale mi to nie wystarcza. Szczerze mówiąc, zawiodłem się, ale pozostaje nadzieja, że niesłusznie, ponieważ bazuję na materiałach prasowych, a nie oceną urządzenia z bliska. Huawei Watch GT nie ma odmiany z LTE i wygląda jakby kierował się strategią budżetowych bransoletek od azjatyckich tygrysów. Ma pokonać konkurencję ceną: 199 i 249 euro odpowiednio za model GT Sport i GT Sport. A może pojawi się za jakiś czas wersja z Wear OS? źródło: Huawei iDhE4. 167 385 491 245 120 499 406 431 287

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